12 marzo 2014. Una banda si esercita in periferia tra vicoli e svincoli di fabbriche, capannoni dismessi, sono in maggioranza giovani: pure la musica sembra cogliere l’aria della Crisi.
Anche in città, con il bel tempo, le persone sono in giro ma bar e ristoranti hanno tanti tavoli liberi, nonostante i turisti. Nei vicoletti panni stesi, poche luci accese, nessun fiore e finestre chiuse: c’è aria di abbandono e il turismo non basta più. Anche le cristaleras, le verande e i balconcini di Spagna, paiono tristi.
Si vede in giro meno gioventù, donne già d’età fanno crocchio per la strada e gli uomini in gruppetti a parlottare.
Sarà suggestione d’Italia, ma non sembra ci sia più l’aria festosa che sempre ritrovavi, dall’Andalusia alla Catalogna, a Gibilterra.
La Spagna è in piazza il 4 aprile, da Madrid a Saragozza, da Valencia a Granada con 53 cortei per gridare “Stop recortes”, basta tagli.
Per favore, ridatemi il mio ola e i miei olé.
(Bianca Vergati - video dell'autrice)
Anche in città, con il bel tempo, le persone sono in giro ma bar e ristoranti hanno tanti tavoli liberi, nonostante i turisti. Nei vicoletti panni stesi, poche luci accese, nessun fiore e finestre chiuse: c’è aria di abbandono e il turismo non basta più. Anche le cristaleras, le verande e i balconcini di Spagna, paiono tristi.
Si vede in giro meno gioventù, donne già d’età fanno crocchio per la strada e gli uomini in gruppetti a parlottare.
Sarà suggestione d’Italia, ma non sembra ci sia più l’aria festosa che sempre ritrovavi, dall’Andalusia alla Catalogna, a Gibilterra.
La Spagna è in piazza il 4 aprile, da Madrid a Saragozza, da Valencia a Granada con 53 cortei per gridare “Stop recortes”, basta tagli.
Per favore, ridatemi il mio ola e i miei olé.
(Bianca Vergati - video dell'autrice)
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