Il cortile di Palazzo Tursi attrezzato per la visione televisiva del Consiglio Comunale |
Il governo centrale e l'Europa spingono alle privatizzazioni, proprio per questo chi invece sta usufruendo di un servizio pubblico che bene o male funziona non vorrebbe veder sventuto ai privati un bene comune. Non si capisce come mai la Giunta non abbia nemmeno provato la strada del rientro in "azienda speciale", come chiedono da mesi i comitati dei beni comuni e altre associazioni, ai quali il Movimento è legato dai primi giorni di vita. Ed infatti proprio insieme a loro è stato formulato un maxi emendamento alla delibera, che chiede la costituzione di un Comitato di cittadini, inserito in statuto alle aziende, per prendere parte alla vita amministrativa delle partecipate, ritrasformate in aziende speciali, valutando la possibilità di cambiare il sistema di pagamento dal biglietto alla tassa di scopo, e utilizzando un sistema di trasferimento del personale tra partecipate: Questo ultimo strumento era stato proposto dalla giunta stessa prima dell'estate, nel Regolamento per il controllo delle aziende partecipate, ed era stato apprezzato, anche se l'impianto totale del Regolamento era stato ritenuto insoddisfacente perché inefficace.
Chissà che con una organizzazione come quella proposta, la privatizzazione sia possibile ad opera dei lavoratori stessi, neo imprenditori della salute della propria città, senza andare a svegliare i soliti giganti pigliatutto. E non dimentichiamo la possiblità dell'azionariato diffuso.
Dalle ultime notizie risulta che Doria intenda conservare Amt pubblica, e che Vesco, assessore regionale, confermi la proroga di altri due anni del contratto di servizio Amt. Finita la crisi Tpl, occorrerà continuare, insieme ai lavoratori di Amt, ad insistere per la messa in opera della proposta cinque stelle. E continuare ad opporsi anche per la vendita di Farmacie e Bagni Marina, alla privatizzazione di Aster e soprattutto di Amiu: l'arrivo del privato nel sistema dei rifiuti genovese significa inceneritore, chi potrebbe mai perdonarlo a Doria?
(Stefano De Pietro - foto dell'autore)
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