Il 26 ottobre, allo Slot Mob, Dominic non c’è.
Era stato tra i primi baristi in città (OLI 348) a pretendere che il locale di famiglia tornasse alla sua vocazione originale: somministrazione di alimenti e bevande, non un casinò. Un anno e mezzo a tenere botta, aprendo il bar anche per far musica e teatro - con tasse SIAE proibitive – in direzione ostinata e contraria a quelle slots per le quali le enormi entrate non ripagavano i costi pagati dai clienti in termini umani e di dipendenza.
Dominic ha passato il testimone, è andato via e, in quello che era anche il suo locale, sono tornate due macchinette eternamente presidiate da due fedeli innamorati. Chi è rimasto a gestire il bar con le slot potrà pagare l’affitto, lasciando cultura e musica fuori dalla porta.
Allo slot Mob del 26 a Genova si è chiesto ai consumatori di scegliere: non tutti i locali sono uguali, anche pensare a dove si fa colazione è un gesto politico. Certo, hanno detto gli organizzatori, senza voler demonizzare chi ha scelto le slot – in molti casi necessarie per la sopravvivenza dell’esercizio stesso – ma con la volontà di premiare chi riesce a non metterle.
Ma tutto questo quando è iniziato?
In rete si trovano alcune date
“1997 vengono la doppia giocata di Lotto e Superenalotto e le Sale scommesse
1999 investitura ufficiale per il Bingo
2003 spazio in Finanziaria alle Slot machine
2005 (Finanziaria) la terza giocata del Lotto, le scommesse Big Match, le scommesse on line
2006 (decreto Bersani) i nuovi corner e punti gioco per le scommesse”
Oggi in Italia si contano 400mila slot machines
Ogni decisione per favorire la diffusione del gioco d'azzardo in Italia è stata presentata, condivisa e avvalorata in Parlamento.
Maria Carla Italia, della Consulta comunale contro il gioco d'azzardo, garantisce che le istituzioni sono a fianco della società civile in questa battaglia e che i cittadini non sono soli perché ognuno deve fare la sua parte. In arrivo il progetto sulla vetrofania unica da appendere nelle vetrine dei locali senza macchinette e l'organizzazione di una giornata nazionale di riflessione, programmata il 20 maggio, data in cui si festeggia San Bernardino da Siena noto per i suoi sermoni contro il gioco gioco d'azzardo.
I cittadini non sono soli.
A Dominic, rimasto senza lavoro, rimane San Bernardino.
(Giovanna Profumo - santino da Internet)
Era stato tra i primi baristi in città (OLI 348) a pretendere che il locale di famiglia tornasse alla sua vocazione originale: somministrazione di alimenti e bevande, non un casinò. Un anno e mezzo a tenere botta, aprendo il bar anche per far musica e teatro - con tasse SIAE proibitive – in direzione ostinata e contraria a quelle slots per le quali le enormi entrate non ripagavano i costi pagati dai clienti in termini umani e di dipendenza.
Dominic ha passato il testimone, è andato via e, in quello che era anche il suo locale, sono tornate due macchinette eternamente presidiate da due fedeli innamorati. Chi è rimasto a gestire il bar con le slot potrà pagare l’affitto, lasciando cultura e musica fuori dalla porta.
Allo slot Mob del 26 a Genova si è chiesto ai consumatori di scegliere: non tutti i locali sono uguali, anche pensare a dove si fa colazione è un gesto politico. Certo, hanno detto gli organizzatori, senza voler demonizzare chi ha scelto le slot – in molti casi necessarie per la sopravvivenza dell’esercizio stesso – ma con la volontà di premiare chi riesce a non metterle.
Ma tutto questo quando è iniziato?
In rete si trovano alcune date
“1997 vengono la doppia giocata di Lotto e Superenalotto e le Sale scommesse
1999 investitura ufficiale per il Bingo
2003 spazio in Finanziaria alle Slot machine
2005 (Finanziaria) la terza giocata del Lotto, le scommesse Big Match, le scommesse on line
2006 (decreto Bersani) i nuovi corner e punti gioco per le scommesse”
Oggi in Italia si contano 400mila slot machines
Ogni decisione per favorire la diffusione del gioco d'azzardo in Italia è stata presentata, condivisa e avvalorata in Parlamento.
Maria Carla Italia, della Consulta comunale contro il gioco d'azzardo, garantisce che le istituzioni sono a fianco della società civile in questa battaglia e che i cittadini non sono soli perché ognuno deve fare la sua parte. In arrivo il progetto sulla vetrofania unica da appendere nelle vetrine dei locali senza macchinette e l'organizzazione di una giornata nazionale di riflessione, programmata il 20 maggio, data in cui si festeggia San Bernardino da Siena noto per i suoi sermoni contro il gioco gioco d'azzardo.
I cittadini non sono soli.
A Dominic, rimasto senza lavoro, rimane San Bernardino.
(Giovanna Profumo - santino da Internet)
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