Da corriere.it: Il bimbo morto per il cioccolatino avvelenato
C’era una volta in una casetta tre fratelli: Ettore, Giovanni e Sebastiano.
Un giorno Ettore trovò un cestino davanti a casa: dentro vi erano una scatola di cioccolatini, una bottiglia di vino e un mazzo di fiori arancioni. Ettore portò il cestino dentro casa. Dei cioccolatini sapeva cosa farne: nascondersi sotto il tavolo e mangiarseli. Ma la bottiglia di vino? Decise di lasciarla sopra il tavolo. I fiori? Bisognava regalarli a nonna Rina, detta Rana perché quando rideva faceva il verso della rana. Quindi uscì da sotto il tavolo, lasciando lì i cioccolatini, per portare i fiori arancioni alla nonna, dall’altra parte del parco.
Nel frattempo Giovanni entrò in cucina, aveva fame, erano già le quattro e nessuno l’aveva chiamato per far merenda. Non trovando niente sul tavolo (solo una bottiglia per adulti) decise di guardare sotto il tavolo. E lì cosa trovò? I cioccolatini. Giovanni era un bambino buono e quindi andò a chiamare i suoi fratellini per dividere con loro il bottino.
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Nel frattempo Nonna Rana, appena annusò i fiori portati da Ettore, tirò un urlo e disse:
- Questi fiori sono fiori di orco! Dove li hai presi?
Ed Ettore raccontò che li aveva trovati davanti alla porta di casa assieme al cestino.
- Presto
Disse la nonna.
- Dobbiamo andare a casa e buttare via tutto quello che c’era nel cestino, gli orchi odiano i bambini. Ettore e la nonna corsero a casa. Sul tavolo la nonna trovò la bottiglia di vino e subito la rovesciò nel lavandino. Appena il contenuto toccò l’acqua si alzò un fumo verde accompagnato da una piccola esplosione.
- Orchi!
Esclamò la nonna, sputando nel lavandino. Ettore invece cercò i cioccolatini sotto il tavolo e, non trovandoli, corse in sala. In mezzo alla pista degli aerei c’era Sebastiano, con la faccia riversa su un aereo e con un mucchio di stagnole rosse vicino.
La nonna chiamò il 118. Si aprì la porta della cucina. Era Giovanni, aveva la scatola dei cioccolatini in mano e la faccia tutta verde. La nonna gli corse incontro.
- Hai mangiato i cioccolatini?
Gli chiese.
- Si, ma solo uno.
Disse Giovanni e in quel mentre arrivò l’autoambulanza. NINOOONINOOONINOOOOONINOOOOOOooooninoooooooo
A tutta velocità Nonna Rana e i suoi tre nipotini corsero verso l’ospedale. Arrivati, Giovanni e Sebastiano vennero portati via dai medici
- Per poterli curare per bene.
Disse la nonna mentre un poliziotto chiese ad Ettore dove avesse preso quei cioccolatini.
- Eran davanti alla porta di casa, non so chi li ha messi, non volevo che Giovanni e Sebastiano stessero male.
Il poliziotto gli mise una mano sulla spalla e gli disse:
- Non è colpa tua Ettore, ma a volte gli orchi si travestono da uomini e donne normali, magari gentili. Non bisogna accettare da loro nulla, meno che mai i cioccolatini o le caramelle. Sono Orchi e gli orchi odiano i bambini. Gli orchi, le streghe, i lupi, pensiamo che non esistano e che abitino solo nelle fiabe, ma purtroppo non è così, essi vivono attorno a noi, a volte con noi.
- Ma perché gli orchi odiano tanto Giovanni e Sebastiano?
- Non lo so, piccolo, non lo so.
E il poliziotto strinse a se Ettore, un bambino della stessa età di Sebastiano lo stava aspettando a casa.
(Arianna Musso - Foto da internet)
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