Prendi una norma di legge di ottobre 2012, condiscila con un lungo periodo di tempo per ottemperare, aggiungici una giunta poco produttiva che si sveglia appena in tempo per non finire con lo scioglimento del consiglio comunale e lo spaghetto è pronto: si tratta del costituendo regolamento per il controllo delle aziende controllate e partecipate del comune.
La proposta di Regolamento sui controlli delle società partecipate viene consegnato all'attenzione dei consiglieri comunali venerdì 8 marzo alle ore 10 circa, per essere discusso nelle Commissioni Affari Istituzionali e Sviluppo Economico il giovedì successivo. Durante la seduta, alcuni gruppi consiliari si "ribellano" alla volontà del Presidente del consiglio comunale di voler già licenziare la delibera per il successivo consiglio di martedì 19, si addiviene alla soluzione di discuterne ancora in commissione lunedì 18. Durante questa seconda seduta, si decide di annullare il consiglio comunale del giorno successivo per effettuare una terza seduta di commissione, fotocopia delle precedenti, nella quale, alla fine, si decide di portare in aula una versione già parzialmente emendata dalla giunta, consegnata la mattina stessa, che accoglie alcune osservazioni ma che, sostanzialmente, lascia i contenuti del regolamento invariati. Gli emendamenti proposti il lunedì pomeriggio da alcuni gruppi sono però relativi alla versione originale della delibera, mentre nel frattempo la stessa ha già effettuato, come detto, alcune variazioni al testo, frutto del lavoro della prima e della seconda seduta. Quindi, alla fine, tutto da rifare, ci si mette d'accordo che venerdì 22 marzo la giunta produrrà una delibera variata, per consentire ai consiglieri, nel weekend, di preparare altre osservazioni per il successivo consiglio del martedì: in un martedì non qualunque, che aveva già all'ordine del giorno il biglietto integrato di Amt, prima della sua morte il 1 aprile. Sarà stato un pesce ...
Il parere di alcuni tecnici sui contenuti del regolamento: un nulla di fatto, una elencazione di obblighi già esistenti, un documento senza contenuti veri. Ed una norma sulla mobilità del personale delle partecipate che in questo regolamento non si inquadra, come fosse un comma di un milleproroghe di fine anno.
Per raccontarne uno solo dei tanti, il punto sulla trasparenza richiama una pagina web che dovrebbe contenere l'elenco delle aziende partecipate dalle partecipate, indicando se negli ultimi tre anni hanno raggiunto il pareggio di bilancio. Stop, null'altro. Eppure la giunta ne aveva di carne al fuoco da mostare: il POA (Piano Operativo Aziendale) ad esempio, i bilanci, i documenti relativi ai controlli. Quei controlli che, si intuisce dalla norma nazionale, avrebbero dovuto partire adesso, a marzo, e che invece saranno procrastinati a ottobre 2013.
Tutto complesso e disordinato: benvenuti in Sala Rossa!
(Stefano De Pietro - foto da internet)
(Stefano De Pietro - foto da internet)
La delibera di Giunta è stata emendata dalla giunta stessa, e la nuova versione ha ricevuto più di 100 emendamenti dal consiglio comunale. Il dibattito di martedi 26 marzo 2013 è stato rimandato al successivo consiglio del 9 di aprile. L'impressione è che ci sia una necessità di trasparenza che la giunta non riesce a risolvere nemmeno nei condronti del consiglio stesso.
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