Mercoledì 13 febbraio, davanti alla prefettura di Genova si è tenuto un presidio dei dipendenti della ASL 3 incaricati di garantire la sicurezza e la prevenzione degli incidenti sul lavoro. Il volantino della RSU denuncia che blocco delle assunzioni, assenza di investimenti, accorpamento di presidi sul territorio, metteranno in serio pericolo i livelli minimi di prevenzione e sorveglianza sui luoghi di lavoro - piccole aziende, grandi fabbriche, porto e cantieri. In mancanza di personale diventa impossibile visitare le aziende. L'allarme si trasforma in grido quando si riflette sui controlli che devono e dovranno essere effettuati sui cantieri del nodo ferroviario o del terzo valico - con duemila lavoratori in campo e ben quattro miliardi di investimento, dei quali, lamentano i lavoratori della ASL 3, non si conosce la percentuale prevista per la prevenzione e la tutela della sicurezza. Al Capo Gabinetto del Prefetto di Genova è stata fatta presente l'urgenza della situazione e sollecitata la convocazione di un tavolo con Regione Liguria e ASL3 per affrontare rapidamente la situazione.
Nessun può chiamarsi fuori da questo problema - è scritto sul volantino - Ognuno, a partire dalle Istituzioni, deve assumersi le proprie responsabilità.
(Giovanna Profumo - foto dell'autrice)
Nessun può chiamarsi fuori da questo problema - è scritto sul volantino - Ognuno, a partire dalle Istituzioni, deve assumersi le proprie responsabilità.
(Giovanna Profumo - foto dell'autrice)
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