Uno dei più significativi risultati dell’urbanistica italiana dell’Ottocento è a Genova ed è la grande strada panoramica che ne attraversa le alture, andando da un capo all’altro della città vecchia.
All’epoca questa strada attraversava orti e campi, perciò era “una strada di circonvallazione”. Oggi ha conservato il nome, ma è diventata il passaggio obbligato di chi vuole conoscere Genova nel suo insieme ed è uno dei luoghi più pregiati per abitare questa città.
Il libro “La Circonvallazione a Genova” percorre i quaranta anni di questa leggendaria impresa iniziata quando c’era ancora il Regno di Sardegna e terminata ai primi del Novecento. Descrive tutti i passaggi di uno sforzo collettivo che mise alla prova l’ingegneria tecnica, quella finanziaria e quella del diritto patrimoniale e che tuttavia furono anche l’esercizio pratico delle prime tecniche urbanistiche, dal risanamento del centro storico alla nuova edilizia popolare, dai trasporti urbani meccanizzati all’intermodalità delle merci.
Questa ricerca non ha precedenti nella storia della città e si presta per innumerevoli altre esplorazioni poiché è basata sui documenti originali dell’epoca, tutti ancora disponibili. Un’ enorme massa di informazioni che permette di analizzare i comportamenti delle persone: anche allora, come oggi, c’erano quelli che volevano le infrastrutture e quelli che le osteggiavano.
Il libro è illustrato con le fotografie dell’epoca e con le planimetrie dei piani di ingrandimento urbano. In questi piani si vede anche la Genova che non è stato possibile realizzare, perché la straordinaria bellezza della sua giacitura è anche il limite ai sogni dell’uomo.
Nei cinquanta anni (tra il 1848 ed il 1898) durante i quali il Comune di Genova ha costruito la Circonvallazione a Monte, gli uffici dell’epoca hanno conservato una rilevante quantità di documenti, ora custoditi dall’Archivio Storico del Comune, non solo progetti, contratti, dispute legali, ma anche appunti, volantini, manifesti. I materiali si presentano commisti ad altri, senza un perentorio ordine cronologico o di genere, nello stesso ordine in cui vennero assiemati all’epoca dell’archiviazione, che spesso risale a più di centotrenta anni fa.
Per riuscire a collegarli sequenzialmente è sufficiente metterli in ordine cronologico e questo è abbastanza facile perché in massima parte sono datati. Per riuscire a capire la strategia comunale è però necessario leggere simultaneamente i documenti dello stesso periodo, benché rivolti a gestire situazioni differenti sia sul piano locale che sul piano giuridico. Confrontando queste “mosse” con ciò che accadeva in contemporanea in Italia e in Europa, si riesce a comprendere il valore di questa imponente impresa stradale, urbanistica ed edilizia.
(Rinaldo Luccardini)
All’epoca questa strada attraversava orti e campi, perciò era “una strada di circonvallazione”. Oggi ha conservato il nome, ma è diventata il passaggio obbligato di chi vuole conoscere Genova nel suo insieme ed è uno dei luoghi più pregiati per abitare questa città.
Il libro “La Circonvallazione a Genova” percorre i quaranta anni di questa leggendaria impresa iniziata quando c’era ancora il Regno di Sardegna e terminata ai primi del Novecento. Descrive tutti i passaggi di uno sforzo collettivo che mise alla prova l’ingegneria tecnica, quella finanziaria e quella del diritto patrimoniale e che tuttavia furono anche l’esercizio pratico delle prime tecniche urbanistiche, dal risanamento del centro storico alla nuova edilizia popolare, dai trasporti urbani meccanizzati all’intermodalità delle merci.
Questa ricerca non ha precedenti nella storia della città e si presta per innumerevoli altre esplorazioni poiché è basata sui documenti originali dell’epoca, tutti ancora disponibili. Un’ enorme massa di informazioni che permette di analizzare i comportamenti delle persone: anche allora, come oggi, c’erano quelli che volevano le infrastrutture e quelli che le osteggiavano.
Il libro è illustrato con le fotografie dell’epoca e con le planimetrie dei piani di ingrandimento urbano. In questi piani si vede anche la Genova che non è stato possibile realizzare, perché la straordinaria bellezza della sua giacitura è anche il limite ai sogni dell’uomo.
Nei cinquanta anni (tra il 1848 ed il 1898) durante i quali il Comune di Genova ha costruito la Circonvallazione a Monte, gli uffici dell’epoca hanno conservato una rilevante quantità di documenti, ora custoditi dall’Archivio Storico del Comune, non solo progetti, contratti, dispute legali, ma anche appunti, volantini, manifesti. I materiali si presentano commisti ad altri, senza un perentorio ordine cronologico o di genere, nello stesso ordine in cui vennero assiemati all’epoca dell’archiviazione, che spesso risale a più di centotrenta anni fa.
Per riuscire a collegarli sequenzialmente è sufficiente metterli in ordine cronologico e questo è abbastanza facile perché in massima parte sono datati. Per riuscire a capire la strategia comunale è però necessario leggere simultaneamente i documenti dello stesso periodo, benché rivolti a gestire situazioni differenti sia sul piano locale che sul piano giuridico. Confrontando queste “mosse” con ciò che accadeva in contemporanea in Italia e in Europa, si riesce a comprendere il valore di questa imponente impresa stradale, urbanistica ed edilizia.
(Rinaldo Luccardini)
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