E’ il 16 ottobre e In Consiglio Comunale il Sindaco sta tentando di spiegare gli arresti dei funzionari indagati per l’alluvione del novembre 2011 a Genova. Parterre della stampa affollatissimo, atmosfera elettrica, palpabile la furente incredulità e lo sconcerto dei cittadini. C’è molta preoccupazione, l’autunno è alle porte insieme ad anniversari dolorosi, lutti incolmabili.
Niente di tutto ciò pervade un’altra atmosfera, quella ovattata e “sciccosa” al palazzo della Borsa, dove si sta svolgendo nelle stesse ore la festa della Croce Rossa, sfilate di abiti e gioielli. La sala è piena, le crocerossine in blu, foularino vezzoso al collo bianco e rosso, accolgono le ospiti, tutte signore bene “anta” in crescendo venerando. L’evento è atteso, un’occasione mondana con una spolverata di benevolo “sociale”. Ecco s’inizia, dopo un prologo appassionato per sottolineare il ruolo tanto importante dell’ente benefico.
Le luci si spengono e in un clima da talk show avanzano, nei loro vestiti ammiccanti al “classico” le modelle volontarie, belle donne non proprio “giovani”, c’è un occhio di riguardo all’età di tante signore in platea, dai tailleur e filo di perle su camiciole in seta.
Alcune indossatrici sono però così magre da ciabattar le scarpe e non per una questione di numero inadatto, così lo sguardo delle possibili clienti spesso in carne, scivola via su quegli abiti certo classici ma con azzardi di righe da ape maia, sciarpone svolazzanti, abiti talvolta audaci ma rigorosamente al ginocchio. Come dire chiunque può indossarli. Molti applausi per i gioielli tutto perle, per i modelli tubino o giacchina con tocco appena frou frou di fiocchi e e balze.
Nessuno si muove a conclusione del tutto e poi si spiega il perché: all'offerta si è abbinato un biglietto, che dà diritto a partecipare alla lotteria finale, in palio premi frivoli, ma anche preziosi e le signore non intendono certo rinunciare a collane e orecchini di gioiellerie di grido. Si sbuffa per la lentezza dell’estrazione, si fa tardi, c’è l’aperitivo e chiacchiere lievi. Per carità, non si può essere sempre seriosi ma qui sembra dì essere in universi paralleli.
(Bianca Vergati)
(Bianca Vergati)
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