Il 9 ottobre è stata presentata la stagione di musica lirica e sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova: il programma, non brillante per originalità e novità dell’offerta, si affida a titoli di sicura presa (da Don Giovanni a Turandot, da Traviata a Rigoletto), affidandoli a nomi di tutto rispetto, Jessica Pratt e Sonia Ganassi in Don Giovanni, Mariella Dessì e Fabio Armiliato in Turandot, Rolando Panerai nella doppia veste di regista di Rigoletto ed interprete di Giorgio Germont in Traviata.
Non è evidentemente andata a buon fine la trattativa per avere in cartellone un musical di Andrew Lloyd Webber, annunciata dal sovrintendente Giovanni Pacor lo scorso 8 agosto, al termine del consiglio d’amministrazione della Fondazione Carlo Felice.
Nella difficoltà economica attuale, dove i contratti di solidarietà terminano a fine ottobre, mentre per il 2013 non è ancora nota l’entità del Fus (Fondo unico per lo spettacolo), l’obiettivo principale, sostengono il sindaco Doria ed il sovrintendente Pacor, è quello di aumentare le presenze in sala, ferme al 38% lo scorso anno: ben si comprende quindi, anche se non piace, la presenza esclusiva di opere che “fanno il pieno”, “all’insegna della tradizione”, specie se bilanciate dalla presenza di nomi dello star system, alcuni dei quali, sostiene il sito del Comune di Genova, andranno in scena a tariffe inferiori agli standard.
Di tutto questo, tuttavia, trapela ben poco dal sito del Teatro Carlo Felice, la cui homepage, dominata dal profilo scompigliato di Giovanni Allevi, presenta in alto varie voci, tra cui “Opera Lirica” e “Sinfonica”, ma se si clicca su “Opera Lirica” si viene informati che “Non sono ancora presenti spettacoli di questo tipo” , mentre la voce “Sinfonica” riporta un unico evento: Giovanni Allevi, appunto.
Dove sono finite le annunciate stagioni lirica e sinfonica? Per trovarne traccia bisogna tornare alla homepage, e scorrerla fino in fondo facendo emergere, invisibile a chi si fermi alla prima schermata, la notizia della nomina di Fabio Lusi a Direttore onorario del Carlo Felice, e, a lato, un rinvio alla presentazione della stagione 2012-2013: nulla più però che un’arida lista (titolo delle opere, autore, data) seguita da un copia-e-incolla del comunicato dell’Ufficio Stampa. Quanto alle tariffe per abbonamenti e singole recite, non ne troviamo traccia: la voce “Biglietteria” riporta orari, indirizzi mail, telefoni, ma nessun prezzo. Anche un’informazione completa e curata porta gente a teatro. O no?
(Ivo Ruello)
Non è evidentemente andata a buon fine la trattativa per avere in cartellone un musical di Andrew Lloyd Webber, annunciata dal sovrintendente Giovanni Pacor lo scorso 8 agosto, al termine del consiglio d’amministrazione della Fondazione Carlo Felice.
Nella difficoltà economica attuale, dove i contratti di solidarietà terminano a fine ottobre, mentre per il 2013 non è ancora nota l’entità del Fus (Fondo unico per lo spettacolo), l’obiettivo principale, sostengono il sindaco Doria ed il sovrintendente Pacor, è quello di aumentare le presenze in sala, ferme al 38% lo scorso anno: ben si comprende quindi, anche se non piace, la presenza esclusiva di opere che “fanno il pieno”, “all’insegna della tradizione”, specie se bilanciate dalla presenza di nomi dello star system, alcuni dei quali, sostiene il sito del Comune di Genova, andranno in scena a tariffe inferiori agli standard.
Di tutto questo, tuttavia, trapela ben poco dal sito del Teatro Carlo Felice, la cui homepage, dominata dal profilo scompigliato di Giovanni Allevi, presenta in alto varie voci, tra cui “Opera Lirica” e “Sinfonica”, ma se si clicca su “Opera Lirica” si viene informati che “Non sono ancora presenti spettacoli di questo tipo” , mentre la voce “Sinfonica” riporta un unico evento: Giovanni Allevi, appunto.
Dove sono finite le annunciate stagioni lirica e sinfonica? Per trovarne traccia bisogna tornare alla homepage, e scorrerla fino in fondo facendo emergere, invisibile a chi si fermi alla prima schermata, la notizia della nomina di Fabio Lusi a Direttore onorario del Carlo Felice, e, a lato, un rinvio alla presentazione della stagione 2012-2013: nulla più però che un’arida lista (titolo delle opere, autore, data) seguita da un copia-e-incolla del comunicato dell’Ufficio Stampa. Quanto alle tariffe per abbonamenti e singole recite, non ne troviamo traccia: la voce “Biglietteria” riporta orari, indirizzi mail, telefoni, ma nessun prezzo. Anche un’informazione completa e curata porta gente a teatro. O no?
(Ivo Ruello)
Nessun commento:
Posta un commento