martedì 22 maggio 2012

OLI 344: CULTURA – Villa Durazzo Bombrini, un’estate in una reggia di tutti

Da maggio a settembre ci aspettano a Genova Cornigliano oltre 50 giorni di musica, teatro, artisti di strada, dibattiti, spettacoli per bambini e altre occasioni per stare insieme e crescere culturalmente nella più grandiosa e moderna (per l’epoca) residenza costruita in Liguria nel XVIII secolo. Una piccola reggia alla francese eretta dai marchesi Durazzo per villeggiare sull’allora incantevole foce del Polcevera, ora più nota col nome degli ultimi proprietari che la vendettero all’Ansaldo nel 1916, avviandola a nuovi destini industriali: Villa Bombrini, di cui la Società per Cornigliano, attuale proprietaria, sta gestendo da alcuni anni un uso pubblico che la apre al godimento di tutti i genovesi e non solo.
Il ricco programma per l’estate 2012 si inaugura sabato e domenica prossimi, 26 e 27 maggio dalle ore 10 alle 24, con IF istruzioni per il futuro: una kermesse con oltre trenta stand, decine tra laboratori pratici, seminari ed alcuni convegni di carattere nazionale ed internazionale che faranno da cornice alle proposte di IF – la rete ligure per l’altraeconomia e gli stili di vita responsabili. Un vero e proprio cantiere a cielo aperto capace non solo di costruire ma di confrontarsi con le nuove amministrazioni che si avviano a governare la città.
Seguiranno molti altri eventi di diverso tipo, per rispondere alle richieste di un pubblico quanto mai vario e articolato (per il calendario si rimanda al relativo sito), che sono stati presentati oggi in una conferenza stampa durante la quale il nuovo presidente eletto del Municipio VI Medio Ponente, Giuseppe Spatola, ha insistito sull’importanza della cultura e in particolare di una cultura diffusa, non riservata solo agli addetti ai lavori.
Cultura – aggiungiamo noi – che occorre cominciare a considerare un bisogno primario per il benessere della comunità, non più un accessorio superfluo, fanalino di coda nella distribuzione delle risorse. In tal senso è apparsa assai grave e discutibile la decisione del governo di sospendere la Notte dei Musei sabato scorso in segno di lutto e solidarietà per la strage di Brindisi. Così facendo s’è veicolato un messaggio quanto mai negativo e controproducente, perpetuando un’idea di cultura come svago leggero, come un di più di cui si può anche fare a meno e non come momento fondante della coesione sociale e dell’identità collettiva, che avrebbe per giunta potuto diffondere in questa tragica occasione opportunità di riflessione e partecipazione. Tanto più a fronte delle partite di calcio lasciate invece giocare, riscattate dal consueto minuto di silenzio di circostanza.



 (Ferdinando Bonora)

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