Da tempo mi occupo del territorio e di quanto viene deciso oltre la volontà dei cittadini.
Trasparenza è parola tanto abusata quanto poco praticata.
Troppo spesso riqualificazione ha significato cementificazione, distruzione di un parco: nel mio quartiere la rimessa di Boccadasse, i tanti box invenduti, o il progetto sul Lido di corso Italia. Un conto è riqualificare, un altro è sottrarre ai cittadini un bene pubblico qual è il mare, per dare spazio ad una mera speculazione edilizia contro cui mi sono impegnata, ottenendo che non si costruisse sul mare, sottraendo altra spiaggia ai cittadini e lo stato desolante di oggi dello stabilimento testimonia quali fossero i reali interessi, case e negozi.
Così meravigliosi vecchi giardini di ville storiche, quali Villa Rusca, sono stati rivoltati per far posto a ristrutturazioni incontrollate di preziose residenze, parcheggi interrati a più piani: pini centenari silenziosamente lasciati morire.
Nella storica villa Raggio, un tempo sede del Conservatorio Paganini, poi di Consultorio e centro di recupero di ortopedia, è comparso in questi giorni un cartello per modifica destinazione d’uso, ampliamento e... piscina nel parco! La villa era un lascito per scopi socio-sanitari, ma è entrata nel patrimonio sanitario da dismettere... Addio a villa e parco e soprattutto alla sua funzione pubblica.
Non bisogna rassegnarsi al degrado oppure a parcheggi, residenze, centri commerciali, mentre spariscono le aree destinate al lavoro. Perciò mi sono candidata per il Municipio di Medio Levante nelle liste di SEL come indipendente per Marco Doria.
Le prossime elezioni sono per la nostra città un’occasione che non possiamo perdere. Lo dobbiamo ai nostri figli, ai ragazzi che se ne vanno perché non c’è lavoro e ne ho conosciuti tanti come insegnante per i bambini e come genitore alla presidenza del liceo King: li ho visti diventare grandi, studiare, laurearsi e andare via.
Ognuno di noi può fare qualcosa, per questo votare e scegliere la persona è importante, anche se la delusione verso la politica è forte.
Genova deve diventare ancora più bella, ma anche una città in cui ci sia lavoro, qualità della vita e qualità del contesto urbano, incentivando la vocazione al turismo, valorizzando litorale, parchi, ville storiche, giardini, spazi sportivi,troppo spesso indebitamente occupati e trascurati. Si deve ritrovare lo spazio pubblico, fruibile appieno da giovani e meno giovani, nel pieno rispetto dell’ambiente e dei bisogni di tutti: uno spazio in cui ritrovarsi, anche in città.
Come cittadina sento la mancanza di un’Amministrazione amica.
Il mio impegno sarà assiduo, per dare al mio Municipio il ruolo che dovrebbe avere, per consentire una vera partecipazione dei cittadini nel mutuo rispetto delle regole, per garantire un collegamento tra quartiere, comitati, associazioni e il Comune, in modo che i nostri soldi siano spesi bene.
Su questa campagna elettorale strombazzata e al contempo in sordina pesa la stanchezza della cittadinanza, il rischio dell’astensione, mentre fa capolino in fondo al cuore la sensazione che alla fine vinceranno sempre gli stessi.
Difficile dare speranza di cambiamento, eppure dobbiamo provarci, contano le persone , non soltanto i partiti, che pure non dobbiamo demonizzare perché la gente ha ancora voglia di politica vera e sa ancora appassionarsi.
E’ invece assolutamente vitale che ci siano forze nuove, dal Comune ai Municipi per controbilanciare quell’intreccio ormai consolidato troppo a lungo tra una certa politica e una certa parte di società.
Perciò torniamo a volantinare e ad ascoltare la gente.
(Bianca Vergati)
martedì 24 aprile 2012
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