- E’ quello il tempio laico?
- Vuole dire il container? – risponde l’uomo all’ingresso – perché noi lo chiamiamo così… - sorride sarcastico
- Ma è terminato?
- Sì, certo! E’ terminato. Dal progetto sembrava un’altra cosa… invece è venuta fuori quella roba lì! - Lo sguardo schifato indica la distanza non solo fisica tra lui e il grande cassone.
La struttura, un solido triste e grigio è privo di finestre, solo anonime porte lignee ne interrompono la monocromia avvilente.
In quel luogo, a Staglieno, si raduneranno i congiunti di chi non si riconosce in alcuna fede. Ma ad un primo sguardo – l’interno è inaccessibile – il progetto realizzato anziché accogliere, allontana, respinge, avvilisce.
Chi vorrebbe dare l’estremo saluto in quel capannone?
Quale pensiero creativo ha guidato il disegno?
E quanto sono costati progetto e realizzazione?
Staglieno – cimitero monumentale di Genova – offre a fine ottobre un’immagine generalmente piacevole. Le tombe sono cosparse di fiori ed anche quelli finti, ad una certa distanza, fanno la loro figura. Tra i viali si incontrano piccoli gruppi di visitatori che, foglietto alla mano, cercano defunti dispersi. I parcheggi attorno al cimitero sono stracolmi e i vigili vigilano. E’ un pienone di gente che non deve comprare nulla, se non fiori.
Un pannello all’ingresso ricorda tombe storiche di eroi patri e letterati. Un’altra locandina, slogan su sfondo rosso IL COMUNE AMICO DEI CITTADINI, segnala il programma di viste guidate. E la gente fluisce leggera, chiacchiera, passeggia, pulisce le tombe come il tinello di casa e le arreda di fiori.
Il tinello di casa, appunto. Perché nei servizi del cimitero di Staglieno - quelli del COMUNE AMICO DEI CITTADINI, poco distanti dall’ingresso - è meglio non entrare. Sono oltre il confine politico che indica il baratro di una gestione inconsapevole. Quella che non può o non vuole considerare che anche i cessi – non si potrebbero definire altrimenti – fanno parte del “pacchetto turistico” di uno dei cimiteri più importanti d’Europa.
E forse nell’indicare un programma di visite guidate andrebbero presi in considerazione.
E comunque – vocazione turistica a parte – dovrebbero essere mantenuti con il massimo decoro nel rispetto di chi a Staglieno si ritrova con il proprio dolore.
Qui, tra le altre, anche la morte della decenza trova un suo spazio.
(Giovanna Profumo - foto dell'autrice)
martedì 15 novembre 2011
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"E quanto sono costati progetto e realizzazione?"
RispondiEliminaPer saperlo, buona fortuna!
Ricordano, tristemente, i bagni delle scuole pubbliche che, a loro volta, rimandano alle istituzioni totali...
RispondiEliminaNon avevo mai pensato ad un cimitero come ad una istituzione totale e tuttavia neppure le scuole dovrebbero rientrarvi...
Peraltro avevo sempre pensato ai bagni solo in relazione alla loro funzione specifica...
Sono recentemente stata in Namibia. Sono rimasta colpita da come tutti i servizi pubblici, in qualunque posto ci fermassimo, fossero sempre puliti e piu' che presentabili. E ogni volta ho pensato a come sono i nostri. E a come rispecchino una mancanza di cura e di rispetto per il prossimo. La Namibia e' sicuramente un paese molto piu' povero del nostro, ma in molti sensi molto piu' ricco!
RispondiEliminaCristina
Buongiorno, vorrei far presente che sarebbe più corretto dire "mi piace/non mi piace" e non " bello/brutto". Capisco che siamo sempre guelfi contro ghibellini però il Tempio Laico può anche non piacere ma è scorretto giudicarlo brutto solo perchè, forse, le proprie conoscenze architettoniche sono insufficienti. Non devo difendere nessuno e men che meno il/la progettista (che non conosco)però mi sembra che come avviene sovente è mancata la comunicazione fra Comune e cittadini. Sicuramente alla base del progetto c'è un ragionamento, un pensiero, che rimane sconosciuto. La notizia sui servizi evidenzia, purtroppo,il sintomo di una gestione e sovente dell'uso sbagliato di un servizio comune. Molti utenti lasciano tracce evidenti del loro passaggio e gli incaricati della manutenzione sovente non le eliminano, inoltre chi dovrebbe controllare non controlla. Insomma tre comportamenti che dovrebbere essere virtuosi e concorrere al mantenimento decoroso di quel "servizio" si traduce invece in tre comportamenti incivili, o peggio, col risultato che si vede dalle fotografie.
RispondiEliminaPierre