Paolo Putti, operatore sociale, alla conferenza stampa per le elezioni a sindaco del Movimento 5 Stelle di Genova, avrebbe voluto mostrarsi come Marcos, a volto coperto. Ma i suoi sostenitori "probabilmente lo avrebbero picchiato".
Così, il 29 settembre, mostra ai giornalisti il passamontagna, simbolo e intenzione per far capire che “lui è secondo, perché prima c’è il popolo”. Anche il termine “candidato sindaco”, tra i 5 Stelle, appare sgradito. Così Putti si propone come portavoce di tutti coloro che “hanno perso la speranza”. E spiega che incontra persone sempre più affette da sfiducia che gli dicono: “tanto è inutile, tanto decidono sempre loro, tanto poi quello che conta sono gli interessi economici”.
Vorrebbe costruire un nuovo scenario per “questa città, perché se lo merita, perché se lo merita la gente”.
Paolo Putti ha la pacatezza di un seminarista e lo sguardo azzurro carico della rabbia di chi vuole ribaltare il mondo. Indica obbiettivi della campagna elettorale, 51% , e limiti del suo mandato: sarà uno solo, affinché “non sia tentato da istinti auto conservativi che regnano sovrani più che tra i carnivori all’interno dei politici”. A questo aggiunge la firma - se mai arriverà ad essere sindaco - di dimissioni che potranno essere ratificate qualora i suoi sostenitori non condividessero le sue scelte. Sembra di avere davanti un Houdini della politica, che aggiunge catene e lucchetti ad un sistema in cui i politici, a suo parere, stanno offrendo “uno spettacolo quanto meno indecoroso”.
Fotografia di Giovanna Profumo |
La campagna politica sarà totalmente autofinanziata, se la gente vorrà dare un contributo, sarà benvenuto. Perché è solo alla gente che bisognerà restituire qualcosa. E sarà la campagna politica dell’ascolto – esattamente come per gli altri candidati in campo (ndr) – delle istanze di chi vive nei quartieri, di chi conosce i luoghi, di chi sa che le soluzioni non possono essere calate dall’alto ma vanno adeguate ai contesti.
Putti ammorbidisce il linguaggio di Grillo ma è portavoce delle istanze del comico. A chi ha paura di derive grilline offre massima disponibilità per farsi conoscere, vedere, annusare con una campagna politica porta a porta.
Se il movimento farà opposizione, sarà un’opposizione durissima che vigilerà su incarichi, poltrone e competenze del persone indicate.
Putti è molto giovane, ma la sua rabbia ha molti anni.
(Giovanna Profumo)
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