Riproduzione di un disegno di G. Cavellini |
Per quel che mi riguarda questa sensazione ha preso forma e si è mano a mano consolidata in questi mesi a seguito del susseguirsi di private e sparse conversazioni con amiche ed amici.
Certamente non ho costruito la mia rete di rapporti sulla base di un campione statisticamente significativo, e quindi mi si può dire che di quel che pensano gli amici miei …
Fatto sta che il microcosmo umano che mi circonda è formato da una cerchia di conoscenze e amicizie abbastanza larga, prevalentemente femminile, formatasi a seguito di attività e interessi di vario tipo. Nessun attivista di partito salvo la recente affiliazione di un amico al Movimento 5 stelle, nei più anziani pregresse esperienze nel PCI o nel Manifesto, età variabili dai ventotto anni ai più di settanta, origini nazionali articolate. Gente attenta e informata, che nelle precedenti tornate elettorali ha distribuito il suo voto tra centro sinistra e sinistra, nelle varie accezioni.
Dopo questa specificazione vengo al punto: molti mi confidano che voteranno Marta Vincenzi con fatica, o che non la voteranno affatto. Alternativa Pinotti? Per carità! Peggio che andar di notte.
Riporto fedelmente il più recente di questi scambi, intercorso in una riunione di lavoro in cui non tutti i cinque partecipanti si conoscevano tra loro, anche se si poteva dare per scontato un certo terreno comune:
Speriamo che questo progetto vada in porto prima delle prossime amministrative …
… Paura, eh?
… è per la Vincenzi, vero?
Sento tirare una brutta aria.
Ma sapete che tutti, ma proprio tutti quelli con cui parlo mi dicono la stessa cosa?
Se si presenta Musso siamo fritti
Soprattutto se si presenta con una lista civica
Ma che alternative ci sono?
La Pinotti …
Per la carità del Signore!
Dalla padella alla brace!
Non me ne parlate!
Eh già … dovrebbero cercare qualcuno che ora non c’è …
Ma devono sbrigarsi …
I motivi? Per la Vincenzi ricorre un forte fastidio per una auto-referenzialità che la rende incapace di ascolto e di comunicazione con la città, con conseguenti passi falsi.
Per la Pinotti, in misura ancor più estesa e radicale, una valutazione di irrimediabile inadeguatezza.
Sul Secolo XIX del 7 luglio un articolo riferisce che le due donne politiche, sullo stesso aereo, non si sono rivolte la parola. Invece farebbero meglio a parlarsi, e a cercare insieme come costruire le condizioni per una alternativa che vada oltre i loro due nomi, oltre l’appartenenza di partito, ma sempre donna. Sarebbe bello, una vera lezione.
Chi cerca trova, ma deve uscire dalla gabbia del narcisismo.
(Paola Pierantoni)
Nessun commento:
Posta un commento