La Galleria Studio44, in Vico Colalanza 12r a Genova, in occasioni chiamate Jour fixe, presenta artisti che vogliono far conoscere il proprio lavoro.
Melina Riccio non ha certo bisogno di esporre i suoi lavori in una galleria per farsi conoscere: le sue opere sul territorio, con le inconfondibili scritte in rima, sono presenti ben al di là dei confini cittadini, fino a Roma, Napoli e oltre.
L’intenzione degli organizzatori della presentazione di giovedì 16 maggio 2011, alle 19.00, è semmai di mettere in discussione il lavoro di Melina, molto apprezzato da una parte dei cittadini, soprattutto giovani, mentre altri lo vedono come atto vandalico, per le poesie dipinte sui muri che non si fermano neppure davanti a monumenti secolari, con citazioni per la pace, l’amore e l’attenzione per le risorse sprecate.
Talvolta un artista nel suo lavoro può esprimere un atto di follia e spesso non viene riconosciuto in quanto tale. Il suo diritto alla libera espressione, nel momento in cui tocca spazi comuni, viene negato e accade sovente che il suo genio venga riconosciuto soltanto a posteriori, quando i mercanti si prendono cura del suo operato facendolo diventare oggetto di speculazione. Basti pensare ai tanti writer nella New York degli anni ‘70/’80: prima erano perseguiti e i loro lavori cancellati;
ora vengono riscoperti e restaurati, per conservarli, proteggerli e dare valore alla città.
Melina Riccio «Melina Mater Matuta» (Mater Matuta era la benefica dea romana del Mattino e dell’Aurora, madre e principio femminile della Natura) crea nello storico spazio della Galleria una sua installazione, un fiume di messaggi, canti e immagini, ormai simboli di un pensiero di una vita diversa.
La serata, in collaborazione con l’Associazione Culturale ContempoArt, verrà condotta da Gustavo Giacosa, curatore d’arte che lavora nei musei di Francia e Belgio con particolare interesse per l’arte di confine.
(Michele Fiore, Ferdinando Bonora)
(Michele Fiore, Ferdinando Bonora)
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