La gioia è un sentimento raro, ma questa volta in piazza c’era proprio la gioia. Prevalenza netta di persone giovani e giovanissime, tantissime donne, un popolo che riprendeva in mano la sua città “per farla uscire dalla padania e riportarla in Europa e nel mondo”. Milano che prende ad esempio l’Atene del V° secolo dell’orgoglioso discorso di Pericle, con ovazioni che sommergono Paolo Rossi e Lella Costa quando dicono “La nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero”.
Un giorno di “liberazione” con la piazza intiera che canta “Tutta mia è la città”.
Una piazza piena di allegria ed ironia con decine di migliaia che intonano in coro “Ora sei rimasta sola, piangi e non ricordi nulla …”, dedicata a Letizia Moratti, “donna fuori dal Comune”, a cui non sono valsi i 12 milioni spesi per la campagna elettorale, perché dall’altra parte, questa volta, c’era un capitale immenso di energie e di speranze che troverà la sua autonoma strada per esprimersi e contare.
(Paola Pierantoni - foto di Paola Pierantoni e Ivo Ruello)
martedì 31 maggio 2011
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