In un quartiere residenziale di Quarto c'era un bellissimo cedro del Libano, che con altri alberi maestosi condivideva in modo garbato i pochi spazi verdi ancora esistenti.
Da qualche giorno, quel cedro non esiste più: di punto in bianco una mattina è stato tagliato.
Si dice che il proprietario del giardino che ‘ospitava’ la bellissima pianta, la difendesse sempre nelle riunioni di condominio, quando la maggior parte delle persone chiedeva di abbattere l’albero perchè le sue chiome toglievano luce alle stanze, le sue foglie sporcavano i terrazzi, macchiavano le automobili.
Quel cedro portava aria pura, profumi, fresco d’estate e riparo d’inverno, era dimora occasionale degli uccelli, accompagnava la vita di tutti giorni degli abitanti, era compagno docile, al più canterino.
Ora quel cedro di mezzo secolo si è trasformato in legna da ardere.
Si doveva proprio abbattere quell'albero? Pare fosse malato, poteva essere semplicemente curato. Probabilmente invece è stato avvelenato.
Insieme al cedro tagliato però sono sparite le prove del misfatto.
Forse si fa finta di non sapere che per abbattere le piante, oggetto di salvaguardia, si deve avere l’autorizzazione per farlo, con allegata relazione di tecnico preposto, che comprovi le motivazioni: tali reati sono oggi, oltre che sanzionabili, anche punibili penalmente.
Chi tanto ha osteggiato la delicata e pacifica vita della pianta non si rende conto del valore straordinario perduto.
Il Comune di Genova, che ha emanato il Regolamento Comunale del Verde in vigore dal 22 novembre 2010, dovrebbe però impegnarsi a divulgarlo, a farlo conoscere, amministratori condominiali in primis.
Soprattutto dovrebbe far comprendere ad ogni cittadino, citando l’articolo 9, comma 11 della Costituzione, “l’importanza vitale che il verde riveste come componente fondamentale del paesaggio, nonché come bene comune da tutelare, sia per il benessere delle persone che per la salvaguardia dell’ambiente presente e futuro” e “il verde, sia pubblico che privato, è elemento di indiscutibile valore per l’ambiente e per l’igiene dell’aria, dell’acqua e del suolo; ed assume importanza fondamentale negli aspetti sociali e nel miglioramento qualitativo delle condizioni di vita”.
E far sì che per ogni albero abbattuto un altro viva davvero.
(Ester Quadri)
martedì 3 maggio 2011
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