Lavori in corso a Villa Serra di Cornigliano. Foto E. Marullo |
Questo restauro arriva da lontano: è infatti applicazione della Misura A3 (recupero e valorizzazione del patrimonio architettonico), citata nel documento “Programma integrato di riqualificazione urbana di Cornigliano” (http://www.percornigliano.it/images/stories/pdf/2009_progr.%20integr.%20riqual.%20urb..pdf), che a sua volta è attuazione dell’accordo di Programma (1999), secondo le modifiche introdotte nel 2005. Insomma, tutto - in sintesi - è figlio degli accordi per la dismissione della cosidetta “Area a caldo” e per la bonifica del quartiere gravemente compromesso dai costi – sociali ed ambientali – della presenza dell’Ilva.
Le risorse finanziarie che dovrebbero alimentare la riqualificazione urbana di Cornigliano, si legge nel documento, ammontano ad un totale lordo di 216 milioni di euro, garantiti in parte dal Ministero dell’Ambiente ed in parte da quello delle Infrastrutture e dei Trasporti . La somma sarebbe da destinarsi così: 65-70 milioni di euro per la bonifica delle aree ex Ilva, 90-100 milioni di euro per le infrastrutture (strada di scorrimento a mare e nuova delimitazione dello stabilimento Ilva), mentre i restanti 45-60 milioni ricadrebbero a pioggia per gli interventi di riqualificazione urbana.
Nell’ambito di questi ultimi, a villa Serra è toccata una quota di 1,8 milioni di euro. La ristrutturazione prevede interventi sugli esterni della villa: il tetto in ardesia, gli intonaci, le balaustre e le pavimentazioni in marmo, mentre il recupero del giardino è rimandato ad una futura fase di attuazione dell’accordo di programma. I lavori, che a quanto vedo dalla finestra, procedono speditamente, dovrebbero essere terminati a gennaio 2012.
I finanziamenti stanziati sono gestiti dalla Società per Cornigliano, mentre l’intervento è eseguito operativamente da Sviluppo Genova (società a partecipazione mista pubblico-privata) su mandato della Società per Cornigliano (costituita da Regione, provincia, Comune e una società partecipata del Ministero dell’Economia). Gli obiettivi della riqualificazione del quartiere, a sentire le parole di Da Molo, che ne è direttore, sono elevati: “Verrà pertanto realizzato un “Master Plan”, non limitato all’area dismessa dallo stabilimento siderurgico, ma che riguarderà l’intera Cornigliano (con particolare riguardo a Via Cornigliano, all’area dell’attuale rimessa degli autobus, a Villa Bombrini e a Villa Serra) e che prevederà funzioni miste, sia a livello di quartiere, che a livello sovra comunale […] L’ideale sarebbe quello di collegare il nascente polo ai temi della scienza e dell’industria, che hanno fortemente connotato nel passato, ma ancora connotano nel presente e nel futuro (Finmeccanica, IIT, Erzelli, etc.) Cornigliano e, in generale, il Ponente genovese” (http://www.cultureimpresa.it/04-2006/italian/punti04.html).
La destinazione che avrà la villa dopo i lavori di ristrutturazione non è ancora specificata, sebbene la sindaco Vincenzi abbia parlato di “polo di innovazione, incubatore di imprese” (http://www.genova24.it/2010/11/cornigliano-1-8-milioni-di-euro-per-il-restauro-di-villa-serra-1860).
Non ci resta che aspettare, a questo punto, che villa Serra completi il maquillage…
(Eleana Marullo)
(Eleana Marullo)
Nessun commento:
Posta un commento