A Genova, davanti a Palazzo Ducale, con pochi mezzi si esprime spontanea solidarietà alle popolazioni in rivolta nel mondo arabo.
In altre sedi, nei palazzi del potere della Nato e degli Stati Uniti d’America, si valuta se avviare l’ennesimo intervento umanitario – con militari e con sanzioni economiche – per salvaguardare gli abitanti della Libia e i cospicui approvvigionamenti di petrolio e di gas per l’Occidente.
Al di là dell’Oceano, il presidente venezuelano Chavez, col sostegno del suo governo e di Bolivia, Cuba, Ecuador e Nicaragua, sta lavorando per costituire una commissione internazionale di rappresentanti di paesi di America Latina, Europa e Asia che permetta di trovare un’altra via d'uscita alla drammatica crisi di quella nazione araba, garantendovi la pace, i diritti umani e l'integrità territoriale.
martedì 8 marzo 2011
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