Non si comprende a fondo il senso dell'ironia dei versi e delle immagini. Solo be bop a Lula mi suona chiaro e bene. Tutto il resto mi sembra che risenta troppo della farsa propagandistica in cui tutta la tragedia è stata avvolta senza rispetto per i morti, per i vivi, per le storie, per le parole, per le persone tutte coinvolte. E per il travaglio e il tormento che ha portato un operaio - presidente che nel rispetto delle leggi e delle procedure del suo paese si è assunto la responsabilità di una scelta, in continuità con il decoro prufuso nel trasformare il suo grande paese.
Da parte mia, c'è il pieno rispetto per i morti e per i vivi. Un po' meno per chi, dopo aver avuto responsabilità nei lutti e nelle sofferenze di chi quei lutti piange, si erge a vittima di sentenze politiche non riconoscendo il nostro Stato di diritto. Ma non era il rispetto o l'assenza di esso l'oggetto dello scritto, bensì la semplice constatazione che simili argomenti "difensivi" ("i giudici emettono sentenze politiche") sono analoghi a quelli espressi quotidianamente dal nostro capo del governo. Può essere benissimo che non sia comprensibile a fondo il senso dell'ironia di questo versante, ma è anche vero che il senso dell'ironia se uno non ce l'ha non se lo può dare. In ogni caso, ogni opinione è legittima e non è una sentenza politica. Enzo Costa
Non si comprende a fondo il senso dell'ironia dei versi e delle immagini. Solo be bop a Lula mi suona chiaro e bene. Tutto il resto mi sembra che risenta troppo della farsa propagandistica in cui tutta la tragedia è stata avvolta senza rispetto per i morti, per i vivi, per le storie, per le parole, per le persone tutte coinvolte. E per il travaglio e il tormento che ha portato un operaio - presidente che nel rispetto delle leggi e delle procedure del suo paese si è assunto la responsabilità di una scelta, in continuità con il decoro prufuso nel trasformare il suo grande paese.
RispondiEliminaDa parte mia, c'è il pieno rispetto per i morti e per i vivi. Un po' meno per chi, dopo aver avuto responsabilità nei lutti e nelle sofferenze di chi quei lutti piange, si erge a vittima di sentenze politiche non riconoscendo il nostro Stato di diritto. Ma non era il rispetto o l'assenza di esso l'oggetto dello scritto, bensì la semplice constatazione che simili argomenti "difensivi" ("i giudici emettono sentenze politiche") sono analoghi a quelli espressi quotidianamente dal nostro capo del governo. Può essere benissimo che non sia comprensibile a fondo il senso dell'ironia di questo versante, ma è anche vero che il senso dell'ironia se uno non ce l'ha non se lo può dare. In ogni caso, ogni opinione è legittima e non è una sentenza politica.
RispondiEliminaEnzo Costa