Prima dell'avvento di internet, si usava dire "non sai fare un piffero", oggi protremmo sostituirlo con la sua versione più moderna "non sai fare un link". Il Secolo XIX casca nella trappola del nuovo web, quello dove la gestione dei contenuti è affidata in modo autonomo agli autori. Forse, abituati ad un lavoro di redazione inquadrato in regole tradizionali e rigide, è sfuggito all'articolista che i video su Youtube possono essere anche rimossi: necessita una copia locale, personale, per documentare quello che si asserisce. Per riportare il discorso sul tradizionale, è un po' come se, recandosi in un luogo per fare un servizio, ci si dimenticasse di fare le fotografie: "l'asfalto ha le buche", "il muro stava per crollare", il giorno dopo sono notizie che senza foto potrebbe essere difficile documentare. E adesso, il buon MrGiacomo1997 che farà? Forte della mancanza della prova, chiederà al Secolo XIX una rettifica? Potrebbero negargliela? Certo, Santo Google potrebbe resuscitare il video incriminato, se però la cosa fosse richiesta da un magistrato. Google, si sa, fa sul serio, conserva tutto.
http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2010/12/12/AM4xRBQE-vandalismi_esibiti_youtube.shtml
(Stefano De Pietro)
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