Burlando, 25/4/10 |
E’ stato ricevuto, nel seguente ordine, da Emilio Riva e figlio per una "colazione", il pranzo un tempo si definiva così. In seguito dalla RSU. E in fine da un gruppo di lavoratori – leggasi comitato – che nel mese di novembre ha condiviso con la stampa locale preoccupazioni sul futuro dello stabilimento siderurgico.
Giornata intensa quella del presidente della regione, accompagnato nella vista da un collaboratore e da una collaboratrice. Anche perché l’attacco dei 112 aderenti al comitato era assai puntuale e sollevava domande precise su futuro di aree, lavoro e fabbrica.
Giornata intensa poiché il presidente Burlando pareva avesse come obbiettivo quello di essere rassicurato sul lavoro svolto. Politicamente parlando.
Giornata nella quale il solco tra sindacati e comitato di cento dei lavoratori rientrati dagli enti pubblici si è fatto più profondo vista l’agenda del presidente e la distanza ormai certificata tra i due gruppi. Ma nei due mesi trascorsi, purtroppo, non è stato possibile fissare un’assemblea sindacale di tutti i lavoratori, strumento assai utile per sciogliere i nodi che man mano venivano al pettine.
Giornata inutile quella del presidente Burlando che occasioni di ascolto ne avrebbe potuto creare a dozzine nei cinque anni trascorsi e che si ritrova adesso a ricevere piccoli insiemi ognuno con le proprie verità.
Vero sarà infatti che il gruppo Riva ha intenzione di far ripartire ad aprile il quarto altoforno a Taranto, con conseguente incremento di attività produttive sullo stabilimento genovese.
Vera sarà la garanzia di salario – verificabile nei prossimi mesi - dei lavoratori rientrati dopo la loro attività in comune e provincia.
Vera la preoccupazione di chi – dichiarato “esubero temporaneo” – fatica a scorgere un futuro.
L’idea politica che è mancata a Burlando oggi – sono passate le stagioni elettorali di Maestrale – era quella di ricevere proprietà, RSU e comitato tutti insieme, pacatamente. Magari in una pubblica assemblea. Mettendo in condizione ogni gruppo di confrontare il proprio punto di vista. Valorizzando lo sguardo di ognuno. E fare sintesi.
Perché di temi in agenda ce ne sono parecchi, disposti a ventaglio a partire da tutte le aree di Cornigliano per arrivare a centrale elettrica, amianto e mobilità.
Scoraggiante, come delegata Fiom, è stato dover richiamare l’attenzione del presidente Burlando, che messaggiava sul suo cellulare mentre, in RSU gli esponevo il mio punto di vista.
Mi chiedo se ha fatto la stessa cosa durante la colazione con la proprietà.
(Giovanna Profumo)
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