I muri dicono che…
Le scritte, i murales, i graffiti,
sui muri della città,
sono un mezzo di comunicazione spontanea
che tutti i cittadini possono adoperare per porre,
in modo “trasgressivo”, e in “siti meno controllati”,
domande idee proposte su problemi d’attualità
che pesano sulla nostra vita e che i mass-media
o non trattano o presentano solo dal punto di vista
della classe sociale egemone.
Il muro è a disposizione di tutti,
su cui testimoniare e comunicare la propria
presenza il proprio punto di vista sui problemi
che coinvolgono tutta la vita sociale della città:
il razzismo, la droga, lo sport, l’amore...
La prima foto che mi ha sollecitato l’idea
della raccolta l’ho scattata nel 1962 in via
Pertinace dove avevo spostato il mio studio
con sede in piazza Fossatello dal 1953...
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