C’era aria di novità, tra i cento e più partecipanti – iscritti o simpatizzanti – che nel corso della giornata hanno affollato la bella sala messa a disposizione (gratis) dal Circolo ricreativo dell’Autorità portuale a San Benigno.
Peccato che la stampa abbia dato poco o nessun risalto all’evento: salvo errore, solo un paio di trafiletti sul Secolo XIX e un articolo sul Mercantile.
Mentre a Roma si svolgeva la manifestazione Fiom Cgil, chi era rimasto a Genova si riuniva in commissioni a preparare documenti e votazioni, o seguiva le decine di interventi che si sono succeduti nell’arco di alcune ore.
Vecchi compagni e neofiti, sindacalisti, rappresentanti di associazioni, partiti e movimenti contigui hanno esposto le proprie storie, desideri e punti di vista, ragionando sui tanti temi che andranno approfonditi nel prossimo futuro, nella pratica e nella iniziativa politica.
Il tutto in vista dell’imminente primo Congresso nazionale, in programma a Firenze dal 22 al 24 Ottobre, nel corso del quale l’attuale movimento si prefigge di fondare non un ennesimo nuovo partito, ma a un partito nuovo che sappia proporsi come forza di governo, non arroccato nel proprio settarismo ma disposto anche a confrontarsi e a lavorare insieme col PD e altre realtà, per riguadagnare il consenso della maggior parte degli italiani non rincorrendo la destra sui suoi temi, ma perseguendo modelli alternativi di esistenza e di società, che privilegino l’uomo e l’ambiente rispetto all’economia e alla finanza, in una ritrovata moralità.
Una delle parole più ricorrenti era “solidarietà”, non vuota espressione retorica ma sincera manifestazione di un bisogno vitale e dell’intenzione di soddisfarlo. La sua etimologia deriva dal latino “solidus”: intero, compatto, consistente. Un legame che unisce, che vincola in solido, in un compatto e massiccio corpo intero fatto di mutui scambi e sostegni, teso a una meta condivisa.
“Solidale” per assonanza (basta togliere una sillaba) richiama “sodale”, ovvero compagno. E sentirsi ed essere davvero compagni, non solo di nome – come talvolta certe stantie liturgie della sinistra ripropongono stancamente – ma soprattutto di fatto – compagni di vita e di percorso – è alla base di quel rinnovato modello di vita obiettivo di Sinistra Ecologia Libertà, dove continuare a chiamarsi compagni non è per nulla sconveniente – come accade altrove – ma è anzi segno di orgogliosa appartenenza a un comune progetto per il futuro.
http://www.sinistraeliberta.eu/
(Ferdinando Bonora)
Nessun commento:
Posta un commento