Per fortuna possiamo saperlo tutti grazie alla sua capillare campagna informativa e promozionale con volantini distribuiti ovunque.
Conoscitore della magia bianca, rossa e nera, ridona la persona amata in poco tempo.
Non solo: in virtù dei suoi poteri riesce addirittura a trasmutare alchemicamente la toponomastica cittadina, di cui è con evidenza e veggenza un chiaro esperto.
Non lo dice apertamente, ma ce lo fa capire con signorile understatement: la sua sede è a Pisa o dintorni; ma il lunedì riceve a Genova per appuntamento in Vico Tal dei Tali, vicino a P.zza Campetto (che finora era Campetto e basta, anche se molti già vi aggiungevan "piazza" commettendo un errore che d'ora in poi non sarà più tale grazie al Mago) e – salagadula magicabula bidibi bodibi bù – a P.zza Dei Ferraris (e qui il duca Raffaele De Ferrari sta di sicuro facendo piroette nel suo nobile avello).
Un paio di domande, al Mago o a chicchessia:
Fino a quando il sonno della ragione continuerà a generare mostri?
Fino a quando saremo circondati da cialtroni, in ogni campo del vivere?
(Ferdinando Bonora)
ma dio cane
RispondiEliminaNon ho capito
RispondiEliminaNon c è la via?
Allora?
Che vuol dire
Non è mago?